Fermiamo il massacro
In alcuni Paesi il numero delle tigri sembra crescere. Dappertutto, però, il loro ambiente si riduce, tanto che oggi popolano meno del 5% dei loro territori storici. Uno dei Paesi in cui la situazione è critica è il Bhutan. Salvarla dall’estinzione è un’urgenza.
Proteggerle fuori dalle aree protette
Il 51% della superficie totale del Bhutan è protetto, ma le tigri si spostano anche fuori dalle aree protette, con il rischio di venire uccise. È quindi fondamentale garantire la connettività e la protezione degli habitat oltre i confini delle aree protette: creando corridoi biologici la tigre sarà al sicuro sia all’interno delle aree protette che fuori. Conoscere i loro spostamenti è fondamentale per proteggere il loro cammino.
Vittima della crudeltà umana
Il commercio illegale di tigri, di loro parti e prodotti, è una grave minaccia per la sopravvivenza della specie. 124 tigri sono state uccise dai bracconieri ogni anno fra il 2000 e il 2018 per alimentare il traffico gestito da reti criminali internazionali. Ma questo numero si riferisce solo ai sequestri, le tigri uccise da trafficanti che hanno agito impunemente sono molte di più!
Cosa faremo grazie a te
In Bhutan la situazione è critica, ed è proprio lì il progetto per il quale chiediamo il tuo sostegno.
Contribuisci a dotare i ranger di tutte le attrezzature e gli equipaggiamenti necessari alla sorveglianza antibracconaggio e per contrastare il commercio illegale di tigre.
Contribuisci all’acquisto e al posizionamento di camera trap lungo i nuovi corridoi biologici che avremo creato, per monitorare gli spostamenti delle tigri ed essere in grado di proteggerle al meglio.
Ci aiuterai a dotare un allevatore di un recinto per tenere lontana la tigre e di strumenti per mettere in sicurezza l’allevamento, anche attraverso una illuminazione adeguata, che scoraggi l’avvicinarsi dei predatori.
Sostieni le attività di creazione dei corridoi biologici naturali in Buthan per proteggere gli spostamenti delle tigri che potranno così riprodursi e nutrirsi adeguatamente.
Il tuo aiuto ha un impatto concreto
Con il sostegno del WWF Italia, il WWF Bhutan ha avviato nel 2014 il primo progetto di protezione della tigre al di fuori delle aree protette. I risultati sono stati positivi: da 1 tigre nel 2015 a 5 tigri nel 2021 nella divisione forestale di Sarpang, ma anche un aumento del numero di tigri da 1 a 7 dal 2014 al 2023 nel Phibsoo Wildlife Sanctuary.
È urgente realizzare al più presto altri corridoi biologici per garantire che le tigri, ma anche molti altri animali, possano spostarsi da un’area protetta all’altra in totale sicurezza. Si tratta di un’area di circa 1.116.000 ettari, che attraverso i corridoi fornirà servizi ecosistemici a 208.966 persone.
L'obiettivo è ridurre del 75% il bracconaggio nei corridoi biologici entro il 2026, rafforzando l’operato dei ranger e lavorando insieme alle comunità per sensibilizzarle sull’importanza della conservazione della biodiversità dell’ambiente in cui vivono.
Doteremo tutte le divisioni forestali del sistema di monitoraggio SMART, una tecnologia innovativa che permette interventi tempestivi ed efficaci grazie alla sinergia tra ricercatori, operatori sul campo, ranger. Infine, coinvolgeremo 5.000 giovani ragazze delle divisioni forestali prioritarie per realizzare concrete attività di conservazione.