Le crisi collegate alla perdita della natura e al cambiamento climatico stanno spingendo le specie animali e gli ecosistemi oltre i loro limiti, con pericolosi punti di non ritorno globali che minacciano di danneggiare i sistemi che supportano la vita sulla Terra. Anche se la situazione è disperata, non abbiamo ancora superato il punto di non ritorno. Le decisioni e le azioni che verranno intraprese nei prossimi cinque anni saranno cruciali per il futuro della vita sulla Terra. Se agiamo ora, insieme, possiamo ripristinare il nostro preziosissimo Pianeta.
Living Planet Report WWF
Il Living Planet Report è uno studio sui trend demografici a livello globale e sulla salute del pianeta. Esso include il Living Planet Index (LPI), che traccia I cambiamenti nel corso del tempo nella dimensione delle popolazioni delle diverse specie in tutto il mondo. In questa edizione si rivela un catastrofico calo del 73% nella dimensione media delle popolazioni animali monitorate in soli 50 anni (1970-2020). Questo è un indicatore di allerta precoce del crescente rischio di estinzione e della potenziale perdita di ecosistemi. Quando gli ecosistemi perdono la loro resilienza il pianeta va sempre più verso “punti di non ritorno” pericolosi e irreversibili
Ci stiamo avvicinando a tragici punti di non ritorno
I punti di non ritorno sono gravi minacce per l’umanità e per la maggior parte delle specie che danneggerebbero i sistemi che sostengono la vita sulla Terra. Tra questi vi sono il deperimento della foresta amazzonica e lo sbiancamento di massa delle barriere coralline. I punti di non ritorno possono ancora essere evitati. Abbiamo l’opportunità di intervenire ora per aumentare la resilienza dell’ecosistema e ridurre gli impatti del cambiamento climatico e di altri fattori di stress prima che si raggiungano questi punti critici.
ALCUNE DELLE SPECIE PIÙ A RISCHIO
Nessuna specie è al sicuro in questa situazione, ma ce ne sono alcune che negli ultimi anni hanno sofferto di più
Calo del 78-81% tra il 2004 e il 2014
Calo del 57% nel numero di femmine nidificante di età superiore ai 28 anni
calo del 61% in media tra il 1980 e il 2019
ne rimangono circa 1.000 in Natura
IL RIPRISTINO DELLA NATURA RICHIEDE UN'AZIONE E UNA TRASFORMAZIONE URGENTE
Non è troppo tardi per salvare il nostro Pianeta, ma ci vorranno grandi cambiamenti. Aiutaci a compiere sforzi molto maggiori per conservare e ripristinare la natura
Contribuisci alla realizzazione di azioni concrete per fermare gli incendi e combattere la deforestazione in Amazzonia
Contribuisci all’acquisto di un kit pronto soccorso per dare le prime cure alle tartarughe marine ferite a causa della plastica o di attrezzi fantasma presenti negli oceani
Contribuisci all’acquisto di equipaggiamenti e attrezzature per i ranger e il personale che lavora nelle aree protette, per continuare a combattere il bracconaggio
Salviamo la biodiversità
La nostra vita e quella di tutti gli altri esseri viventi presenti sul nostro Pianeta è altamente interconnessa. Ora più che mai dobbiamo capire che tutelare la Natura è fondamentale per il nostro benessere e il nostro futuro