Il Mar Mediterraneo è uno scrigno di biodiversità che è necessario proteggere per difendere il nostro futuro e quello di tutte le specie che lo abitano. Cambiamento climatico, pesca eccessiva e illegale, inquinamento da plastica, traffico marittimo e un generale sviluppo insostenibile dell’economia blu stanno mettendo a rischio il nostro Mare. Aiutaci a difenderlo con una donazione.
Il respiro del Pianeta
Il Mar Mediterraneo e tutti gli oceani e mari del mondo, svolgono un ruolo chiave per la sopravvivenza delle specie viventi presenti sul nostro Pianeta. Essi, infatti, oltre ad essere termoregolatori del clima globale, producono circa il 50% dell’ossigeno generato sul nostro Pianeta e sono dei veri e propri serbatoi per l’assorbimento di CO2 dell’atmosfera. Ecosistemi marini in salute forniscono inoltre sostentamento a milioni di persone attraverso la pesca, il turismo, e la protezione delle coste dall’erosione.
LE MINACCE PER IL NOSTRO MARE
Tutti i giorni il Mar Mediterraneo subisce delle minacce che ne mettono a rischio la salute e la biodiversità. Eccone alcune:
Il Mar Mediterraneo emerge come un vero e proprio hotspot del cambiamento climatico, battendo il triste primato di mare che si è riscaldato più rapidamente: nel 2023 la temperatura media della superficie del Mar Mediterraneo ha raggiunto il record di 21,1 gradi. Questo fenomeno ha già avuto impatti significativi e, in alcuni casi, irreversibili, sugli ecosistemi marini.
Il traffico di pesce catturato illegalmente che avviene in mare aperto è un grave problema che permette ai prodotti ittici illegali di raggiungere i nostri porti ed entrare nei nostri mercati. Per questo serve impegno a promuovere l’attuazione di misure e investimenti a favore della piccola pesca, soprattutto dando voce ai pescatori artigianali nelle decisioni sulla governance di settore.
Il Mar Mediterraneo è la sesta zona di accumulo di rifiuti plastici al mondo. Colpa dei nostri rifiuti, ma anche degli attrezzi fantasma che diventano trappole mortali per tartarughe, cetacei e squali e tante altre specie anche ti interesse commerciale. Ogni giorno viene riversato nel Mediterraneo l’equivalente di 500 container di plastica: un problema di proporzioni enormi, che rappresenta una grave minaccia per le specie marine che possono rimanerne intrappolate o possono scambiare tali rifiuti per cibo.
Il Deep Sea Mining è l’estrazione mineraria in acque profonde. I fondali marini, quelli più occulti, sono luoghi dove si compiono processi fondamentali per la vita sul Pianeta. Luoghi poco conosciuti dall’uomo ma che hanno attirato, negli ultimi decenni, interessi di chi è consapevole che in questi fondali ci sono importanti risorse naturali. Entrare nel mondo degli abissi non in punta di piedi, ma con devastanti macchinari, trivelle, aspiratori, rischierebbe di distruggere un mondo cruciale per le nostre vite
LE SPECIE CHIAVE DEL MEDITERRANEO
La foca monaca mediterranea è l’unico pinnipede attualmente presente nel Mare Nostrum. Per questa specie è importante avere tratti costieri adeguati a riprodursi e allevare i cuccioli in grandi spazi di mare liberi da reti e altri attrezzi da pesca in cui può finire intrappolata. Purtroppo, la specie è stata sull’orlo dell’estinzione a causa delle attività umane: si stima che attualmente siano presenti circa 700 individui, ma mancano informazioni accurate sulla sua distribuzione e abbondanza nel Mediterraneo.
Squali e razze sono indicatori della salute degli oceani, poiché mantengono l'equilibrio della rete alimentare e il funzionamento degli ecosistemi marini. Sono minacciati dalla cattura accidentale da parte degli attrezzi da pesca calati in mare per pescare altre specie. Il Mediterraneo è il mare più pericoloso al mondo per loro, con più della metà delle specie presenti (circa 80) a rischio di estinzione. Molte specie a rischio non protette vengono vendute a prezzi bassi sul mercato, ma accade che anche specie protette vengano introdotte nel mercato e vendute illegalmente.
Le tartarughe marine, con il loro ciclo vitale, contribuiscono a mantenere la struttura delle comunità ecologiche, regolando le popolazioni di altre specie. Ad esempio, possono nutrirsi di meduse, aiutando a controllarne le popolazioni e prevenendo fenomeni di sovrappopolamento che potrebbero danneggiare altri organismi marini. Tuttavia le tartarughe sono minacciate da diverse pressioni antropiche, tra cui l’inquinamento da plastica. Ogni anno centinaia di migliaia di tartarughe marine rimangono intrappolate da reti da pesca disperse o abbandonate o ingeriscono rifiuti di plastica che scambiano per cibo.
La Posidonia oceanica svolge un ruolo cruciale nella mitigazione del clima. Oltre ad essere l’habitat di numerose specie marine, questa pianta sequestra circa 5.7 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Purtroppo, la Posidonia subisce gli effetti negativi di diversi impatti antropici. Ad esempio, gli ancoraggi indiscriminati da parte delle imbarcazioni da diporto ne hanno provocato una importante regressione nel Mediterraneo, poiché distruggono le foglie e possono sradicare intere piante nelle fragili praterie, causando cicatrici che possono richiedere anni per rimarginarsi.
COSA FAREMO GRAZIE ALLA TUA DONAZIONE
Contribuisci all’acquisto di kit pronto soccorso per i Centri di Recupero WWF. Ogni kit comprende: siringhe, guanti, fili assorbitili e altri strumenti indispensabili per prestare primo soccorso alle tartarughe ferite .
Contribuisci ad acquistare TAG (un sistema di marcatura satellitare) dal valore di 5.000 euro l’uno, utili a studiare il comportamento degli squali dopo la loro liberazione in mare e a monitorare i loro spostamenti. Più informazioni abbiamo sugli squali, più riusciamo a salvarli
Contribuisci al progetto CARE4SEALS: realizzato con il Gruppo Foca Monaca e l’Università Bicocca di Milano, il progetto consente di raccogliere campioni di DNA ambientale (eDNA), che vengono rilasciati nell’acqua dalla foca monaca tramite escrementi, peli e secrezioni e che aiutano a monitorare la distribuzione di questa meravigliosa specie.