Una casa sempre più calda
La salute delle tartarughe marine è direttamente correlata a quella del mare. Ad esempio la determinazione del sesso dei nuovi nati dipende anche dal calore della sabbia dove vengono deposte le uova.
Temperature più elevate possono provocare uno squilibrio nel rapporto tra femmine e maschi, ma anche trasformare l’ecosistema marino con la diminuzione di piante e di colonie di pesci e invertebrati essenziali nell’alimentazione delle tartarughe.
Nuotare tra la plastica
Ogni giorno viene riversato nel Mediterraneo l’equivalente di 500 container di plastica: un problema di proporzioni enormi, che rappresenta una grave minaccia per le tartarughe marine. Alcuni rifiuti galleggianti finiscono per essere scambiati per meduse e ingeriti, portando alla morte per avvelenamento o soffocamento. Altri oggetti possono intrappolare le tartarughe mentre nuotano, mentre le microplastiche si accumulano nei loro tessuti.
Cosa faremo grazie a te
Sostieni i nostri Centri di Recupero, per salvare le tartarughe e gli altri animali del mare.
Ci aiuti a equipaggiare i centri con kit per il pronto soccorso, con siringhe, guanti, fili
assorbitili e altri strumenti indispensabili.
Sostieni l’acquisto dei materiali necessari
per una visita veterinaria specialistica, con
screening e studio dei campioni biologici.
Sostieni le spese per il carburante, necessarie
per garantire la sorveglianza dei nidi e i
rifornimenti dei centri di recupero
Ci aiuti a monitorare le tartarughe con targhette metalliche e rilevatori satellitari, per seguirle e proteggerle dopo il rilascio in mare.
Il lavoro nei Centri di Recupero
Presidiare le coste, raccogliere e accogliere animali in difficoltà, offrire cure adeguate e poi, dopo il giusto tempo di recupero, liberare nuovamente gli animali nel loro ambiente naturale: il lavoro del nostri centri di recupero di Policoro, Molfetta, Torre Guaceto e Capo Rizzuto è incessante e prezioso per le tante tartarughe Caretta caretta, che finiscono vittime delle reti da pesca e dei rifiuti marini.
È un lavoro concreto, altamente specializzato, che necessita di ambulatori veterinari attrezzati, sale chirurgiche e vasche per la stabulazione, ma che, grazie alla passione dei professionisti e dei volontari che vi operano, dà risultati importantissimi: oltre il 70% dei 500 animali accolti ogni anno viene rilasciato in mare.