Stop crimini di Natura
Dagli anni ’60 ci battiamo contro tutti i tipi di crimini di natura, contrastando il bracconaggio in Italia e nel Mondo, agendo contro la distruzione degli habitat naturali e promuovendo l’istituzione di riserve naturali e parchi nazionali.
La quinta attività più redditizia al mondo
I crimini di Natura sono una terribile piaga dei nostri tempi e minacciano costantemente l’importantissima biodiversità del Pianeta. Sono dei veri e propri reati ambientali che, purtroppo, continuano ad essere diffusi e perseguiti solo raramente. Spesso accade che l’uccisione di un esemplare di una delle specie riconosciute come “particolarmente protette” resti impunito: la difficoltà di accertare il fatto, gli autori del reato e la lunghezza dei processi, rende la condanna un evento abbastanza raro. Ad oggi i crimini contro la Natura rappresentano la quinta attività più redditizia del mondo.
Una triste realtà che interessa anche l’Italia
Purtroppo anche l’Italia è coinvolta nel terribile fenomeno dei crimini contro la natura, e non solo per quanto riguarda il bracconaggio: il nostro Paese è crocevia di un traffico illegale, interno e internazionale, di specie vegetali, animali e parti di essi. Vittime di questi crimini sono: uccelli della nostra fauna, specie che versano in un grave stato di conservazione come rettili o anfibi; pesci d’acqua dolce o specie marine come coralli, ricci, squali, datteri di mare etc.
STORIE DI VITTIME DEI CRIMINI DI NATURA
Queste sono solo alcune delle tristi storie di animali rimasti vittime dei crimini di Natura. Non possiamo più permetterlo
La cicogna è stata recuperata in provincia di Caserta. E’ sconfortante pensare che questo splendido animale dopo avere percorso migliaia di chilometri e avere scelto il nostro territorio per trascorrere l’inverno sia stato accolto dalle fucilate. Questo è solo l’ennesimo atto di criminalità contro una specie rara e protetta e si aggiunge alle centinaia di animali che in Italia rimangono vittime dei fucili dei cacciatori di frodo durante la stagione venatoria.
Un’altra aquila reale è deceduta a causa del piombo. Purtroppo, quello dell’aquila reale non può considerarsi un caso isolato: la contaminazione da piombo e l’avvelenamento degli animali, in particolare rapaci e avvoltoi, è un problema diffuso.
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