Emergenza crisi climatica
Il cambiamento climatico è qui e ora. Non può più essere ignorato, tantomeno negato: è il momento di agire, ora.
La situazione in Italia
Anche se in Italia l'aumento di temperatura registrato è stato inferiore a quello dello scorso anno (oltre +2,2 °C in più rispetto al periodo preindustriale), con i suoi +2 °C il 2023 risulta comunque il secondo anno più caldo.
La classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli in Italia si concentra nell’ultimo decennio e comprende in ordine dopo il 2022 e il 2023 anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.
Alluvioni, ricordarsi dei fiumi prima che esondino
Il ripristino dei fiumi è urgente e necessario per mitigare le conseguenze degli impatti del cambiamento climatico. Dopo le alluvioni in Emilia Romagna è’ più che mai evidente ed urgente la necessità di cambiare le modalità di gestione dei fiumi, come richiesto dall’Unione Europea con la Strategia per la Biodiversità e la legge per il Ripristino degli Habitat
L'Artico e l'orso polare a rischio
L’Artico si sta riscaldando due volte più velocemente del resto della Terra e la copertura della calotta polare si riduce del 14% ogni decennio. Questo diminuisce anche l’effetto fondamentale dello “schermo bianco” in grado di regolare il clima del nostro Pianeta. Con la riduzione dei ghiacci diminuiscono le tradizionali zone di caccia degli orsi polari, di conseguenza, questi perdono peso fino a rischiare di morire di fame e fino ad avere conseguenze drammatiche sulla loro fertilità.
COSA FACCIAMO PER L'ORSO POLARE E LA SUA CASA
Sul Pianeta restano poco meno di 30.000 orsi polari divisi in 19 sottopopolazioni. L'impegno del WWF per la sua difesa e tutela è costante: ecco alcuni dei progetti attivi
Un progetto dedicato alla conservazione della zona tra il Canada e la Groenlandia dove i ghiacci hanno maggiore possibilità di resistere al riscaldamento globale, ultima "vera arca" per gli orsi bianchi. L'obiettivo è garantire la sopravvivenza di questi ultimi e delle altre specie artiche.
Nell’area del mare di Barents, invasa da industrie che estraggono gas e petrolio, stiamo lavorando per l’istituzione della Riserva dell’Isola di Vaigach e ci battiamo per creare una rete di aree protette.
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