La natura ci fornisce l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo e innumerevoli altre risorse. Ma il suo futuro è incerto: stiamo perdendo foreste, fauna selvatica, acqua dolce e altro ancora a un ritmo senza precedenti. In occasione dell’Earth Day il WWF ha deciso di dare i numeri per mettere in luce la situazione in cui riversa la nostra Natura: numeri non rassicuranti per il nostro futuro, ma fondamentali per capire la situazione disastrosa in cui versa IL NOSTRO UNICO PIANETA. Non possiamo rimanere a guardare: è il momento di agire. #ILPANDASIAMONOI
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il Pianeta che abbiamo a disposizione
La vita sulla Terra è comparsa circa 4 miliardi di anni fa. La straordinaria diversità di specie e habitat, evolutasi in migliaia di anni, oggi è messa a rischio dal nostro impatto sul pianeta. Distruzione degli habitat, sovrasfruttamento delle specie e delle risorse naturali, inquinamento sono alla base del drammatico declino della biodiversità, che ha un impatto sulla salute degli ecosistemi, sul clima e sulle nostre stesse probabilità di sopravvivenza in un prossimo futuro.
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persone al secondo avvelenate da pesticidi
385 milioni di persone si ammalano ogni anno per avvelenamento acuto (grave) involontario da pesticidi: si tratta di un numero elevatissimo ma sottostimato in quanto comprende solo chi è esposto in modo acuto: agricoltori, operatori di produzione e abitanti di aree dove l’utilizzo circostante è massiccio. Il resto della popolazione subisce un’esposizione cronica poiché è esposta ai pesticidi soprattutto dai residui presenti nel cibo: gli effetti possono manifestarsi a distanza di decenni e sono molto complessi e difficili da valutare.
30 mila
tonnellate di plastica negli oceani al giorno
I detriti di plastica sono stati trovati in tutte le coste, sulla superficie e nelle profondità di tutti i mari e oceani. Le conseguenze sulla fauna marina sono molto preoccupanti: a livello globale sono circa 2.150 le specie marine impattate dalla plastica. Le principali minacce sono date dall'intrappolamento e dall'ingestione che determina lesioni, soffocamento, mancanza di un’alimentazione adeguata e intossicazione da sostanze chimiche tossiche.
3,2 mila
crimini annuali contro la fauna selvatica
Ogni anno sono migliaia gli animali selvatici uccisi da atti illegali. Questi crimini derivano non solo dalla sempre costante richiesta nel traffico illegale di specie e parti del loro corpo, ma anche dal conflitto tra le attività umane e la presenza di alcune specie. Elefanti in Africa e Asia, leoni e altri grandi carnivori in Africa, ma anche orsi e lupi in Nord America e Eurasia, sono tra le vittime "illustri" del conflitto uomo-fauna. Vittime del bracconaggio sono anche numerose specie di avifauna, anche nel nostro Paese. Recenti stime parlano di circa 5 milioni di uccelli uccisi ogni anno illegalmente, molti dei quali appartenenti a specie protette.
Cosa faremo grazie alla tua donazione
Grazie alla tua donazione ci aiuterai a portare avanti progetti sul campo per far sì che in occasione del prossimo Earth Day i numeri tragici di quest’anno siano migliorati a favore di un futuro migliore per il nostro Pianeta
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Contribuisci a finanziare una giornata di attività sul campo per rimuovere reti per il bracconaggio
Contribuisci a finanziare uno screening completo dedicato a una tartaruga marina ferita