Inquinamento da plastica
C’è un solo materiale prodotto dall’uomo che possiamo trovare ovunque nel mondo: la plastica. Il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante: aiutaci a promuoverne il giusto utilizzo, dona ora.
Un problema non più trascurabile
La produzione globale di rifiuti di plastica è arrivata a circa 400 milioni di tonnellate all’anno. Gli oggetti di plastica monouso dominano i rifiuti dispersi negli oceani: sacchetti, bottiglie di plastica, contenitori e incarti per cibo e bevande da asporto sono i quattro rifiuti più diffusi nei mari. A livello globale solo il 9% dei rifiuti di plastica viene riciclato: la conseguente contaminazione è un problema grave, al pari del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.
Il Mediterraneo, un mare di plastica
Nel Mediterraneo si sono accumulate circa 3.760 tonnellate di plastica. Quest'ultima viene ingerita da animali, in particolare tartarughe, che la scambiano per una preda. Grandi rifiuti di plastica e loro agglomerati possono anche intrappolare le tartarughe sott’acqua, impedendone la riemersione per la respirazione e causandone la morte per annegamento. Questo è soprattutto vero per alcuni attrezzi da pesca abbandonati o persi in mare, come lunghe lenze e reti
Tartarughe vittime di plastica
Il futuro di tanti animali è costantemente messo a rischio dalla plastica. Ecco le storie di due tartarughe che sono sopravvissute grazie al pronto intervento di volontari ed esperti
Quando è stata ritrovata sulla costa presentava una costrizione da rifiuti di plastica agli arti anteriori e al collo, oltre ad una leggera infezione polmonare. Dopo le cure ricevute presso il Centro Recupero Tartarughe Marine WWF Italia di Policoro è potuta ritornare presto in libertà
La tartaruga è stata recuperata grazie all’intervento di alcuni volontari locali e trasferita al Centro di Recupero Tartarughe marine di Policoro. Ramona ha poi iniziato a rilasciare molti frammenti di plastica, evidenza di una grande quantità di plastica ingerita
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