Salviamo le Api

Le api stanno morendo.

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Pesticidi e cambiamento climatico rischiano di far scomparire per sempre le api, ma non possiamo permetterlo. La loro perdita metterebbe a rischio il nostro futuro: produttrici del 35% del cibo mondiale, le api sono indispensabili per la sopravvivenza dell'uomo e dell'intero ecosistema.

Dona ora per aiutarci a evitare il pericolo di un cielo vuoto e senza vita!

 

COSA FAREMO CON LA TUA DONAZIONE REGOLARE?

Costruiremo aree fiorite con piante per gli impollinatori

Ristruttureremo arnie distrutte dal maltempo

Acquisteremo e installeremo nuovi nidi per le api

Doneremo “bee hotel” a scuole o uffici nelle nostre città

 

 

 

Negli ultimi anni il WWF, per arrestare questa strage silenziosa, ha triplicato gli interventi sul campo a tutela degli impollinatori: da 12 a 36 azioni concrete nelle Oasi WWF e non solo (aiuole, piante per gli impollinatori, bee hotel). A questo si accompagnano iniziative istituzionali, azioni di advocacy e attività concrete con aziende, Enti gestori di aree naturali protette e Associazioni di agricoltura biologica

 


 

Il tema delle api e degli impollinatori è centrale nel WWF: da anni svolgiamo azioni concrete per la loro tutela, consapevoli che la perdita di questi insetti mette a rischio il nostro futuro e la varietà di organismi viventi, anche conosciuta come biodiversità!

Ma partiamo da una premessa fondamentale, quali sono gli insetti impollinatori?

Oltre 20.000 sono le specie di impollinatori selvatici, tra cui api, farfalle, sirfidi e coleotteri. La loro importanza per l’uomo e per la Natura è fondamentale: senza questi piccoli insetti non sarebbe possibile la riproduzione dell’88% delle piante selvatiche e la produzione di due terzi della frutta e della verdura che consumiamo quotidianamente.

 

MA GLI IMPOLLINATORI, COMPRESE LE API, STANNO MORENDO!

 

Due sono i loro grandi nemici: pesticidi e cambiamento climatico.

L’utilizzo dei pesticidi è la principale causa della perdita degli impollinatori. Le api vengono in contatto con le sostanze chimiche mentre visitano i campi fioriti per raccogliere il nettare e il polline. Le conseguenze sono deleterie: le api possono morire in tempi brevissimi oppure perdere le capacità di rientrare al proprio alveare.

Il cambiamento climatico provoca inverni miti con fioriture anticipate che causano una perdita di sincronizzazione tra la fioritura e l’attivazione delle api; oppure periodi di elevata siccità in cui i fiori, per rispondere alla carenza d’acqua, riducono la produzione di nettare mettendo a dura prova la sopravvivenza delle api.

Ti ricordiamo che tutte le donazioni a favore di WWF Italia sono detraibili.

SE IL CIELO SI SVUOTA
NON C'È FUTURO PER NOI

Aiutaci a fermare questa strage silenziosa.