Contrastare i crimini di natura, che mettono a rischio il patrimonio naturale del nostro pianeta, rappresenta una delle sfide più urgenti che dobbiamo affrontare. La lista degli animali a rischio è molto lunga e tra questi ci sono gli elefanti e i rinoceronti.

Per una zanna d'avorio
Per gli elefanti delle foreste africane, una specie considerata in pericolo critico, il bracconaggio rappresenta una delle minacce più gravi. Il loro numero è diminuito di oltre l’86% in 31 anni, soprattutto a causa del valore economico delle loro zanne sul mercato nero. La scomparsa degli elefanti dal loro territorio può avere conseguenze molto pesanti sull’ecosistema: si tratta infatti di una specie chiave, fondamentale per mantenere l’equilibrio ecologico della flora e della fauna.

Non chiamatele medicine
Anche i rinoceronti sono tra le specie più colpite dal bracconaggio: secondo i dati forniti dalla IUCN, infatti, tra il 2006 e il 2022 almeno 11.700 rinoceronti sono stati vittime di questo crimine in Africa. Una carneficina che ha immesso sul mercato nero almeno 58 tonnellate di corni, destinati ad essere esibiti come status symbol o utilizzati per preparati della medicina tradizionale, totalmente inefficaci e che nulla hanno di
scientifico.
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